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Quando si parla di Secondo Risorgimento, vengono alla mente soprattutto "due storie" del 1943-1945: da un lato, l'apporto fornito dalle Unità regolari italiane agli Alleati durante la Guerra di Liberazione (Campagna d'Italia per gli anglo-americani); dall'altro, la guerra partigiana, intesa principalmente come partecipazione clandestina alla lotta di liberazione, di civili e di partiti politici italiani. Storie tenute separate, una specie di dicotomia storiografica, che relega i militari esclusivamente alle operazioni al fronte e che soltanto di recente è stata in parte sanata con il riconoscimento, anche di autorevoli rappresentanti del mondo Accademico e di quello Istituzionale, del contributo fornito da soldati, marinai ed avieri, alla guerra partigiana. Ma quanto determinante sia stata la partecipazione degli uomini in uniforme alla lotta clandestina ancora non è stato scritto. Questo volume vuole essere, nel filone che ben si collega ad una "storia in laboratorio", un contributo ed una testimonianza documentata del determinante e prezioso apporto che Comandi militari, capi, e gregari con le stellette vollero e seppero dare alla guerra partigiana.